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Risultati storici su The Lancet: una nuova strategia preventiva riduce l'Insufficienza Renale Acuta dopo interventi chirurgici maggiori

Il prof. Stefano Romagnoli, del nostro Dipartimento, tra gli autori del trial BigpAK-2, che definisce un nuovo standard di cura

Lo studio, intitolato "A preventive care strategy to reduce moderate or severe acute kidney injury after major surgery (BigpAK-2); a multinational, randomised clinical trial", vede il Professor Stefano Romagnoli tra i co-autori di spicco, confermando l'eccellenza della ricerca condotta dal nostro Ateneo in collaborazione con 34 ospedali europei. La ricerca si è concentrata sulla prevenzione dell'Insufficienza Renale Acuta (AKI), una complicanza grave e frequente negli interventi di chirurgia maggiore.

Il cuore della pubblicazione risiede negli eccezionali risultati ottenuti, che dimostrano l'efficacia di una strategia di cura mirata:

"Il trial clinico randomizzato multicentrico internazionale (34 ospedali in Europa) BigpAK-2 ha valutato una strategia preventiva per ridurre l'insufficienza renale acuta (acute kidney injury, AKI) moderata o grave dopo interventi di chirurgia maggiore. Ha reclutato pazienti ad alto rischio di AKI, identificati tramite dati anamnestici clinici predefiniti e biomarcatori di stress tubulare urinari ([TIMP-2] × [IGFBP7]). I pazienti sono stati assegnati a cure standard o a una strategia preventiva basata sulle linee guida KDIGO. Questa strategia includeva il monitoraggio emodinamico avanzato, l'ottimizzazione della volemia, la prevenzione dell'iperglicemia e la non somministrazione di farmaci potenzialmente nefrotossici. Su 1176 pazienti analizzati, l'AKI moderata o grave si è verificata nel 14,4% del gruppo di intervento e nel 22,3% del gruppo standard (OR 0,57; p=0,0002)." 

I risultati dimostrano chiaramente che l'adozione di questa strategia di cura preventiva ha ridotto in modo significativo e sicuro l'incidenza di AKI moderata o grave, senza aumentare gli eventi avversi.

Secondo il Professor Romagnoli, "Questa ricerca fornisce prove robuste e ampiamente validate che una strategia di cura semplice, ma rigorosa, può avere un impatto diretto e vitale sulla salute dei pazienti chirurgici. L'approccio basato sui biomarcatori ci permette di identificare con precisione i pazienti che beneficeranno maggiormente dell'intervento, segnando un passo avanti fondamentale verso la medicina di precisione nella nefrologia critica." 

Lo studio BigpAK-2, che ha incluso oltre 1100 pazienti provenienti da tutte le discipline chirurgiche, si posiziona come uno dei trial più importanti nel campo della prevenzione dell'AKI e stabilisce un nuovo punto di riferimento globale per la gestione perioperatoria dei pazienti ad alto rischio.

L'articolo completo è disponibile online su The Lancet dal 13 novembre 2025.

24 Novembre 2025

 

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